mercoledì 4 maggio 2016

POESIE FESTA DELLA MAMMA

LE PIù BELLE POESIE DELLA MAMMA


Le Mani della Madre 

 ( Rainer Maria Rilke)


Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.


La madre

  (Victorio Hugo)

La madre è un angelo che ci guarda
che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo
fra le sue ginocchia, la nostra anima
nel suo cuore: ci dà il suo latte quando
siamo piccini, il suo pane quando
siamo grandi e la sua vita sempre.



A mia madre

   (Eugenio Montale)


Ora che il coro delle coturnici
ti blandisce nel sonno eterno, rotta
felice schiera in fuga verso i clivi
vendemmiati del Mesco, or che la lotta
dei viventi più infuria, se tu cedi
come un’ombra la spoglia
(e non è un’ombra,
o gentile, non è ciò che tu credi)
chi ti proteggerà? La strada sgombra
non è una via, solo due mani, un volto,
quelle mani, quel volto, il gesto d’una
vita che non è un’altra ma se stessa,
solo questo ti pone nell’eliso
folto d’anime e voci in cui tu vivi;
e la domanda che tu lasci è anch’essa
un gesto tuo, all’ombra delle croci.


A Mia Madre

   (Edmondo De Amicis)

Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!


La madre

 (Giuseppe Ungaretti)

E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.


Supplica a Mia Madre

     (Pier Paolo Pasolini)

È difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…




Preghiera alla madre

   (Umberto Saba)


Madre che ho fatto
soffrire
(cantava un merlo alla finestra, il giorno
abbassava, sì acuta era la pena
che morte a entrambi io mi invocavo)
madre
ieri in tomba obliata, oggi rinata
presenza,
che dal fondo dilaga quasi vena
d’ acqua, cui dura forza reprimeva,
e una mano le toglie abile o incauta
l’impedimento;
presaga gioia io sento
il tuo ritorno, madre mia che ho fatto,
come un buon figlio amoroso, soffrire.
Pacificata in me ripeti antichi
moniti vani. E il tuo soggiorno un verde
giardino io penso, ove con te riprendere
può a conversare l’ anima fanciulla,
inebriatasi del tuo mesto viso,
sì che l’ ali vi perda come al lume
una farfalla. È un sogno
un mesto sogno; ed io lo so. Ma giungere
vorrei dove sei giunta, entrare dove
tu sei entrata
— ho tanta
gioia e tanta stanchezza! —
farmi, o madre,
come una macchia della terra nata,
che in sé la terra riassorbe ed annulla.



IDEA REGALO PER LA FESTA DELLA MAMMA

REALIZZARE UNA CORNICE CON IL CARTONE




Un’ idea regalo per la festa della mamma.
Realizzare una cornice con una scatola di cartone.
Una cornice creata con le nostre mani ci permetterà di rendere unico e speciale il regalo per le nostre mamme.
Una cornice semplice da realizzare anche da parte dei bambini: in questa guida vi darò alcuni suggerimenti su come creare una cornice usando semplicemente una scatola.

Non dimenticare mai di coprire il piano da lavoro per evitare di rovinarlo!

Occorrente:
  • Scatola di cartone
  • Colla vinilica e/o a caldo
  • Forbici o taglierino
  • Colori a tempera e pennello (nel nostro caso azzurro o bianco e blu)
  • Rotolo di “sisal” in questo caso azzurro
  • Conchiglie o altre decorazioni (fiorellini finti, bottoni, paillets o anche della corta colorata o decorata)

Il primo passo da compiere è quello di prendere le misure dello spazio dove inserire la foto che desiderate incorniciare e riportatele sul cartone con una matita, per facilitare il compito potete poggiare la foto centrandola bene sul cartone e disegnatene i bordi.

Disegnate poi un secondo rettangolo attorno al primo, aggiungendo almeno 5 centimetri per lato dal rettangolo disegnato in precedenza. Cinque centimetri sono una misura indicativa,  possiamo tranquillamente disegnare il secondo rettangolo anche più grande. Ritagliate i bordi del rettangolo grande e dal rettangolo più piccolo ricaviamo la finestra che fungerà da spazio per la nostra foto.

Su un secondo pezzo di cartone disegnate un rettangolo delle stesse dimensioni del precedente (quello più grande) e ritagliatelo. Questo sarà il retro della nostra cornice. Ora al centro esatto incollate la vostra foto con della colla vinilica o della colla a caldo facendo attenzione a usarne in piccola quantità per non impregnare il cartone e tenetela da parte.

Ora potete procedere a colorare la cornice utilizzando delle tempere ed una volta finito lasciate asciugare per il tempo necessario.

Quindi potete incollare con la colla vinilica le strisce di sisal tagliato su misura sui bordi della cornice; una volta asciugato potete posizionare (preferibilmente con la colla a caldo) le conchiglie.

Se non avete a disposizione il sisal e le conchiglie potete usare altri materiali per la decorazione della vostra cornice o semplicemente dei colori a tempera:
  •     Ad esempio con il cartone ancora a disposizione potete creare delle decorazioni come dei cuori, delle nuvole, delle farfalle. Tutto ciò che renderà perfetta la vostra cornice andrà bene. Eventualmente, potete anche decorare la cornice con pietre facendo attenzione a non incollare degli oggetti troppo pesanti altrimenti la cornice di cartone non ce la farà a mantenersi in piedi.

Infine procedete con l’assemblaggio della cornice: con della colla vinilica unite il retro della cornice con la parte frontale e lasciate asciugare; se  lo desiderate, potete acquistare del plexiglass per applicarlo tra la parte anteriore e quella posteriore della cornice prima di assemblare le due parti

L’ultima cosa da dire è che realizzare una cornice con del cartone può essere un buon modo per riciclare materiale da buttare via.

LA FESTA DELLA MAMMA

LA FESTA DELLA MAMMA NELLA STORIA



La festa della mamma è una ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo, anche se viene celebrata, in giorni diversi nei diversi stati.

In alcuni paesi l'evento è festeggiato nel mese di marzo: in Albania si festeggia l'8 marzo, a San Marino, si festeggia il 15 marzo, in Slovenia invece l'evento è festeggiato il 25 marzo.

Nella maggior parte dei paesi, invece, come Italia, Svizzera, Slovacchia, Croazia, Stati Uniti, Malta e Giappone si festeggia la seconda domenica di maggio.

In Italia, la festività della mamma venne celebrata per la prima volta il 24 dicembre 1933: Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo. La data era stata scelta in concomitanza con il Natale. Per l’evento vennero premiate le madri più prolifiche d'Italia.
Soltanto nel 1956, la festa della mamma iniziò ad essere celebrata nel mese di maggio, quando per motivi commerciali Raul Zaccari, sindaco di Bordighera, e Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, presero l'iniziativa di celebrare la festa della mamma a Bordighera la seconda domenica di maggio. In quell’occasione i festeggiamenti si svolsero al Teatro Zeni; mentre negli anni successivi la festa si svolse al Palazzo del Parco. L'anno successivo don Otello Migliosi parroco di Tordibetto di Assisi, in Umbria, il 12 maggio 1957 ebbe l'idea di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano e come punto di incontro e di dialogo tra varie culture. Da allora, ogni anno, la parrocchia di Tordibetto celebra ufficialmente la Festa con importanti manifestazioni a carattere religioso e culturale.
Nel 1958 fu presentato un disegno di legge tendente ad ottenere l'istituzione della festa della mamma. L'iniziativa suscitò un dibattito in Senato, che si prolungò anche nell'anno successivo senza avere, però, successo.
Da questo momento, la festa, cominciò ad essere celebrata la seconda domenica di maggio, in tutta Italia, come in tanti altri paesi del mondo.

La festività ha però origini in altri paesi del mondo:
Negli Stati Uniti  nel 1908 Anna Jarvis celebrò la moderna festa Mother's Day (Giornata della madre), sotto forma di un memoriale in onore di sua madre, attivista a favore della pace. La celebrazione di Jarvis si diffuse e divenne molto popolare, tanto che fu ufficializzata dal presidente Woodrow Wilson nel 1914, quando il Congresso deliberò di festeggiarla la seconda domenica di maggio, come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri. Successivamente questa festività si è evoluta in una festa commerciale, il cui volume di affari è inferiore solo alle festività natalizie.

La festa venne introdotta nel 1917 in Svizzera, nel 1918 in Finlandia, nel 1919 in Norvegia e in Svezia, nel 1923 in Germania e nel 1924 in Austria. Successivamente molti altri paesi introdussero anch'essi la ricorrenza.